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Il Parco di Molentargius

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La città di Quartu Sant'Elena sorge sulle rive dello stagno di Molentargius che, insieme alle Saline di Stato, oggi dismesse, si avvia a diventare una zona umida protetta anche da convenzioni internazionali nella quale nidificano specie rarissime di uccelli e ospita una comunità ornitica nidificante e svernante unica in Europa (sono state osservate 186 specie, circa un terzo dell'avifauna europea).

Per chi ama il birdwatching e osa avventurarsi tra i rigogliosi canneti della palude circostante, non è difficile avvistare l'Avocetta, il Cavaliere d'Italia, il Pollo Sultano, il Porciglione, la Schiribilla, la Gallinella d'Acqua, il Mignattaio, l'Airone Cenerino e Guardabuoi per la prima volta nidificante in Italia, la Garzetta, la Sgarza Ciuffetto, il Falco di Palude e altre rare specie migratorie.

Nei mesi invernali le vasche d'acqua dolce ospitano migliaia di Folaghe e di anatre (Alzavole, Morette, Mestoloni, Moriglioni, Germani Reali, Canapiglie).

Nella lingua di terra che separa le vasche presalanti ospita specie di prateria e di steppa come Allodole, Calandrelle, Quaglie e Pernici Sarde, tra le coltivazioni è facile scorgere la Sterpazzola di sardegna, La Magnanina sarda, l'Occhiocotto, la Capinera, i Luì e tanti altri passeriformi.

Il bacino di evaporazione delle saline accoglie centinaia di "limicoli" come il Cavaliere d'Italia, l'Avocetta, il Fratino, il Corriere piccolo e, nei mesi invernali, si arricchisce in maniera impressionante per l'arrivo dei Chiurli, delle Pittime, dei Combattenti, dei Beccaccini, dei Piro piro e delle Pantane. Inoltre, in questo ambiente poco ospitale per l'alta concentrazione di cloruro di sodio, è possibile osservare il Gabbiano roseo, il Gabbianello, il Gabbiano comune, la Sterna comune, il Fraticello e la più rara Sterna Zampenere.

Ma soprattutto, in queste vasche presalanti, hanno trovato fin dai tempi più remoti l'habitat ideale i veri signori dello stagno: I Fenicotteri Rosa, sa genti arrubia (il popolo rosso),  che si possono ammirare a pochi metri di distanza anche stando comodamente seduti in auto.